Parliamo di sicurezza, non quella informatica che si combatte a suon di firewall e antivirus, ma di sicurezza della proprietà privata, insomma, di un sistema antifurto per la propria casa. Ovviamente si parla sempre di tecnologia, perché quello che troverete in questo articolo è un sistema di videosorveglianza fai da te, a basso costo, basato sull’uso di videocamere IP. Cercate online “ip cam” e troverete diversi prodotti, che partono da circa 50 euro e arrivano agli oltre 1000. Per questa prova farò riferimento a due prodotti Foscam, azienda specializzata in videocamere di sorveglianza, che offre prodotti interessanti a circa 80 euro, come il modello FI8910W e FI8904W, due telecamere dotate di connessione wireless e visione notturna, per ambienti interni ed esterni.
Nonostante farò riferimento a questi due modelli, le indicazioni e i suggerimenti sono validi, in linea di massima, per qualunque telecamera. Quello che vogliamo creare è un sistema di videosorveglianza per la casa, collegato a internet, accessibile dal PC e dallo smartphone. Dopo l’installazione potrete vedere le immagini riprese dalle videocamere da qualsiasi computer, che vi troviate a pochi chilometri da casa o dall’altra parte del mondo, e anche dal vostro smartphone.
Il principio di funzionamento è molto semplice e necessita, oltre alle telecamere stesse, una connessione a Internet sempre attiva. Se questi requisiti sono soddisfatti, non dovrete sborsare un euro in più per creare il vostro personale sistema di videosorveglianza. Una volta configurato, le telecamere verranno collegate a Internet e tramite il browser (come Internet Explorer, Firefox o Google Chrome) potrete non solo vedere le immagini che stanno riprendendo, ma anche controllare, cambiando per esempio l’inquadratura (se la videocamera lo permette). Nel caso della Foscam FI8910W, sarà per esempio possibile ruotarla a destra e sinistra (300°) e in alto e in basso (120°).
Per proiettare la telecamera su Internet bisogna banalmente collegare alla propria connessione Internet, come fareste con un altro computer. Praticamente qualunque telecamere IP è dotata di un connettere di rete Ethernet, che dovrete usare per collegarla tramite un cavo al vostro modem router. Una volta fatto, tramite un computer eseguirete un software che rileverà la telecamera e la installerà, cioè la configurerà in maniera tale da funzionare tramite Internet. Una volta concluso il programma d’installazione potrete scegliere se lasciarla collegata al cavo di rete o continuare a usarla in modalità Wireless. Questa scelta è determinata dal modello di telecamera, cioè se ha o non ha la possibilità di funzionare in Wi-Fi, e la scelta stessa dovrebbe dipendere da dove vorrete collegarla. In poche parole, una telecamera dotata di Wi-Fi potrà essere posizionata facilmente in qualunque posto della vostra casa fin dove arriva la rete Wi-Fi del vostro modem router. Una con solo connettività Ethernet dovrà dipendere da un cavo di rete. Il suggerimento, in questo caso, è di scegliere sempre un modello Wireless come la Foscam – oggi la maggior parte delle IP Cam offre la connessione Wi-Fi. Assicuratevi però che la posizione in cui vorrete installarla sia coperta dal segnale Wi-Fi. Se molto probabilmente non avrete problemi finché rimarrete in casa, se vorrete installare anche una telecamera da esterno fareste bene a verificare prima.
Ora che la telecamera è connessa alla vostra rete casalinga, come potremo collegarci dall’esterno, tramite Internet? Ogni telecamera, così come un altro apparecchio collegato a una rete Wi-Fi (un notebook, un NAS, lo smartphone) ha un nome. Questo nome è l’indirizzo IP, cioè un quartetto di numeri a tre cifre (es. 192.168.001.200). Questo nome/numero viene assegnato automaticamente dal vostro modem router o può essere scelto da voi stessi, così che non cambi nel tempo (se assegnato automaticamente può cambiare). Anche il vostro modem router, che è l’apparecchio collegato a Internet e tramite cui potete accedere a Internet ha un nome/numero, sempre composto da un quartetto di numeri a tre cifre.
Ora facciamo un esempio per cercare di spiegare, in maniera semplice, il processo di comunicazione. In questa prima situazione immaginate di trovarvi a casa vostra, con la telecamera e un notebook collegati alla stessa rete Wi-Fi, e tramite il notebook vorrete vedere le immagini riprese dalla telecamera. Sappiamo che la telecamera ha un nome (es. 192.168.001.200), quindi tutto quello che dovrete fare è digitare nel browser il nome della telecamera, cioè 192.168.001.200. Quello che vi comparirà è una schermata da cui vedrete le immagini e i comandi per controllare la telecamera.
Ora immaginiamo una seconda situazione in cui non siete a casa vostra ma siete in ufficio. In questo caso se inserirete nel browser il nome (IP) della telecamera, otterrete solo una schermata di errore. Il motivo è che non vi trovate sulla stessa connessione Internet. Quello che dovrete fare sarà quindi inserire nel browser, non il nome (IP) della telecamera, ma quello del vostro modem router, a cui è collegata la telecamera, che poi si occuperà di mettervi in contatto direttamente con la telecamera. Provate a pensare al modem router come un centralino, che chiamate e a cui chiedete di mettervi in contatto con una persona. Questo è proprio quello che succede, ma siccome non si tratta di una persona, per fare questa operazione dovete usare quello che si chiama “port forwarding”. In questo caso posso darvi solo alcune indicazioni, dovrete fare riferimento alla guida del vostro modem router per impostare il port forwarding. Il concetto di funzionamento del port forwarding è proprio quello del centralinista, con la differenza che direte in anticipo al vostro modem router (il centralino) con quale persona (apparecchio) vorrete comunicare. In questo modo, ogni volta che da fuori casa aprirete il browser e inserirete il nome (l’IP) del vostro modem router, lui vi metterà direttamente in contatto con la telecamera, perché nella configurazione del port forwarding avete impostato come destinazione il nome (IP) della telecamera (192.168.001.200, nel nostro esempio).
Una volta capito questo funzionamento, l’installazione è quasi ultimata. Dovrete solo superare un ultimo ostacolo. Proprio come il vostro modem router assegna automaticamente un nome (numero IP) a ogni apparecchio che collegherete, anche il nome del vostro router viene assegnato automaticamente, e da un giorno all’altro può cambiare. Per sapere il l’indirizzo IP della vostra connessione (il nome del vostro router) potrete, per esempio, aprire il browser e visitare www.whatismyip.com e vedrete comparire un quartetto di cifre (per esempio 151.66.89.54). Ora che sapete il vostro IP, potete digitarlo nel browser da qualsiasi parte del mondo per collegarvi al vostro modem, il problema è che questo nome può cambiare da un momento all’altro e l’unico modo per conoscere il nuovo nome (il nuovo IP) è essere collegati a internet tramite quel modem, quindi dovrete trovarvi a casa. Capirete che non è molto comodo, e un sistema di videosorveglianza sarebbe anche abbastanza inutile se dovrete essere a casa per usarlo. La soluzione, in questo caso, è doppia. Potrete acquistare un IP fisso, cioè un servizio che vi assicura che il nome del vostro modem router non cambia. Questa soluzione però vi costerà, e nemmeno poco, ma è un sistema sicuro che dovrete considerare soprattutto se avete necessità di un sistema di videosorveglianza sicuro. Non che il secondo sistema di cui vi parlerò ora faccia acqua da tutte le parti, ma in base a quello che vorrete sorvegliare, fareste bene a pensare se non sia il caso di spendere per avere un IP fisso.
Il secondo sistema si basa sull’uso di un IP dinamico, cioè del nome che può cambiare, con l’ausilio però di un sistema in grado di tenere sotto controllo il nome del vostro modem e di applicare le modifiche necessarie nel momento in cui il nome cambia. Sto parlando dell’uso di un servizio Web, per esempio quello che potrete usare gratuitamente (dopo registrazione) su www.no-ip.org, un Dynamic DNS. Anche in questo caso il funzionamento non è difficile da comprendere. Il servizio vi offre la possibilità di scegliere e abbinare a un indirizzo web, per esempio www.technoidentity.no-ip.org l’indirizzo IP della vostra connessione casalinga (il nome del vostro modem). In questo modo, quando vi troverete in ufficio, non dovrete ricordarvi l’insieme di cifre che compongono l’indirizzo IP di casa vostra, ma nel browser dovrete inserire il nome, facile da ricordare, che avete scelto. Ecco che quanto digiterete www.casamia.no-ip.org la vostra chiamata partirà, andrà su no-ip.org, che come un centralino la girerà al vostro modem router, che a sua volta la girerà alla telecamera. Sembra complesso, ma tutto il processo sarà autonomo e trasparente. L’unica cosa che dovrete ricordarvi è l’indirizzo www che avete scelto. L’unico accorgimento è che dovrete avere un software sempre funzionante che scaricherete da no-ip.com (o altri siti che offrono il servizio di Dynamic DNS) che a intervalli regolari controllerà il vostro indirizzo IP di casa e lo aggiornerà quando cambierà.
Mi rendo conto che sembra molto complesso, soprattutto se siete a completo digiuno di tecnicismi su come funziona una rete, ma dopo tutto si tratta solo di poche configurazioni che permettono di far rimbalzare la chiamata da un dispositivo all’altro fino a raggiungere quello voluto, cioè le nostre telecamere.
Le telecamere Foscam provate offrivano anche un’applicazione per iPhone da cui poterle facilmente controllare. Oltre a ruotarle potrete anche attivare la visione a infrarossi notturna, scattare istantanee, impostarle perché al rilevamento di un movimento facciano partire la registrazione o scattino una foto da inviarvi direttamente in mail. Hanno anche l’audio two-way, cioè potrete ricevere l’audio ma anche inviarlo – nella malaugurata ipotesi in cui vorrete cercare d’intimidire un ladro che si è introdotto a casa vostra e che state osservando dall’ufficio. In questo caso vi suggerisco un approccio che faccia leva sul senso civico, con frasi del tipo “sono la tua coscienza, pentiti di quello che stai facendo!”.
Con circa un centinaio di euro potrete quindi acquistare una IP Cam e configurare il vostro personale sistema di videosorveglianza. L’unico punto debole di un’istallazione di questo tipo riguarda proprio la sua dipendenza da Internet e dall’elettricità. Sistemi antifurto professionali prevedono spesso sistemi di connessione cellulare e batterie di backup che gli permettono di funzionare anche senza elettricità e connessione. Nel cado del sistema fai-da-te, se i malintenzionati staccassero la corrente tutto il sistema smetterebbe di funzionare, così come se la connessione Internet venisse a mancare, voi non potrete accedere al sistema di videosorveglianza. Prevedere dei sistemi di backup sarebbe impossibile per una configurazione di questo tipo, quindi pensate bene a quello di cui avete bisogno. Se volete qualcosa in più da affiancare al vostro sistema di allarme, allora un paio di telecamere IP sono sufficienti. Se dovete proteggere tanta ricchezza, allora un sistema professionale è la scelta migliore, nonostante vi costerà ben oltre un centinaio di euro.