Stampare è un’attività costosa e risulta ancora più evidente se si confrontano i prezzi delle cartucce con quelli di alcuni tra i prodotti più esclusivi: un litro di inchiostro può costare fino a 3.000 euro: più di un litro dello champagne più caro al mondo, il Blanc de Blancs, venduto alla modica cifra di 1.250 euro al litro e più di un profumo pregiato commercializzato a un costo indicativo di 1.000 euro.
Anche il giro d’affari delle cartucce per stampare è enorme: non si direbbe, ma frutta oltre 5 miliardi di euro, e questo solo in Europa. Nell’ultimo anno poi i prezzi sono aumentati del 10% circa.
Non c’è dunque da stupirsi se per i produttori di stampanti è fondamentale che nei loro dispositivi vengano utilizzate esclusivamente cartucce originali, e non deve destare nessuno stupore se altre aziende vogliono inserirsi in questo mercato.
I produttori di cartucce originali non rendono la vita facile a chi realizza le compatibili: cartucce fisicamente complicate da riprodurre, chip crittografati, strani ingredienti nelle colorazioni; persino l’operazione di rigenerare le cartucce è un procedimento complesso e costoso.
Tuttavia, alcune marche come Pelikan, Kmp, Jet Tec, Agfa o Digital Revolution si sono imposte con successo sul mercato. Rimane da chiedersi se la qualità delle compatibili sia la stessa di quella offerta dalle originali.
Un test molto particolare è stato fatto coinvolgendo sette delle stampanti più importanti dei maggiori produttori. Prima sono state effettuate delle stampe con tutte le cartucce compatibili e originali a disposizione e si è cercato di capire, con un confronto, se le cartucce compatibili di altre marche ottengono gli stessi risultati qualitativi di quelle originali.
Qualità di stampa: quasi quanto l’originale
La cartuccia compatibile prodotta da un’altra azienda può essere certo economicamente conveniente, ma se la qualità della stampa è pessima non diventerà mai una valida alternativa all’originale.
Non esistono differenze evidenti: nessuna delle cartucce sottoposte al test ha prodotto stampe di pessima qualità. Tutte hanno ricevuto una buona valutazione e la maggior parte si avvicina perfino alle originali.
Una vera sorpresa è stata invece la cartuccia Agfa per la stampante Pixma MX850 di Canon, con cui si ottiene una stampa migliore dell’originale. Con la MX850 i produttori delle compatibili hanno avuto fortuna: il chip integrato era di ultima generazione ed è stato clonato, quindi hanno potuto concentrarsi per creare un inchiostro realmente buono.
Resistenza ai raggi: un anno di sole
Per quanto riguarda la resistenza alla luce, lo scenario cambia notevolmente. È stata simulata l’esposizione di una foto per un anno alla luce solare, un tempo minimo di permanenza per una fotografia appesa a una parete, tenuto conto che spesso le foto esposte vi rimangono per una vita. In questo test le differenze sono evidenti, soprattutto per la Pixma iP6400 di Canon: le compatibili non sono state in grado di competere con le cartucce originali. Dopo il test di resistenza ai raggi Uv, i colori risultano decisamente sbiaditi.
Anche per tutti gli altri modelli lo stacco era notevole: infatti, tra le compatibili prese in esame, solo in alcuni casi i modelli di Pelikan hanno risposto bene, mentre tutti quelli delle altre marche hanno deluso le aspettative.
Inalterabilità: maneggiate migliaia di volte
La resistenza al contatto di una foto è un valido indicatore della qualità dell’inchiostro: se viene assorbito rapidamente dalla carta si crea una superficie così compatta che neanche delle goccioline d’acqua potrebbero produrre striature. Con un inchiostro di pessima qualità la foto sbiadisce solo sfregandola leggermente. Anche in questo caso, come per la resistenza ai raggi Uv, non si possono trarre conclusioni di carattere generale.
Per esempio, anche se di solito le cartucce originali garantiscono una maggiore durata, nel caso delle stampanti Hp la situazione è differente, in quanto la cartuccia originale non tiene il passo con quelle di Jet Tec e di Kmp.
Con la Brother, la Epson e le Canon, invece, le originali confermano la loro superiorità: per esempio, con la Canon Pixma MX850, dove per i parametri finora valutati le ricariche di Agfa o di Pelikan hanno ottenuto la migliore valutazione, per la resistenza è l’inchiostro originale a ottenere una resa migliore.
Comunque, in questo ambito del test, con la MX850 quasi tutte le cartucce compatibili deludono e solo quelle di Agfa riescono a ottenere un buon giudizio.
Anche le foto stampate con la Brother DCP 585CW, in abbinamento agli inchiostri di Kmp e di Digital Revolution, riportano evidenti tracce di sfregamento.
Molto più resistenti si rivelano le cartucce per la stampante fotografica Pixma iP4600 di Canon: tutte hanno riportato ottimi risultati.
Risparmio: non sempre vale la pena
Non importa se una cartuccia compatibile è migliore o peggiore di una originale: le cartucce alternative possono guadagnare punti solo se comportano un effettivo risparmio economico, come di fatto accade.
Soprattutto con la Brother DCP 585CW emergono grandi differenze: le compatibili costano in media la metà delle originali. La compatibile migliore di Kmp da 23 euro, costa la metà dell’originale e questo risparmio non è solo nel prezzo d’acquisto.
Infatti, importante è anche l’autonomia della cartuccia, ovvero quante pagine o foto si riescono a stampare. In questo caso per la Brother, che ha nuovamente sorpreso, le cartucce di Kmp stampano quasi il doppio delle foto in formato 10 x 15. Quindi se si possiede una Brother DCP-585CW o una stampante con cartucce identiche, con le compatibili di Kmp si ha un risparmio indicativo di 50 euro e senza rinunciare alla qualità. Tutte le altre stampanti però non hanno riportato un risultato simile.
In generale, comunque, esistono alternative decisamente convenienti anche se con qualche piccolo difetto: con l’Hp Photosmart D7260 la maggior parte delle compatibili costa il 40-50% in meno dell’originale. Un ottimo risparmio soprattutto se si pensa alla qualità che non delude.
Tuttavia colpisce la cartuccia di Digital Revolution. La qualità è eccellente e costa addirittura il 70% meno dell’originale Hp. Con la stampa di testi rende molto e con le foto stampa circa 40 pagine in più dell’originale.
Ma attenzione. Nonostante le cartucce Digital Revolution contengano molto più inchiostro, hanno raggiunto questi valori solo in un test successivo, mentre nei primi test hanno prodotto 400 pagine circa. Ciò significa che la cartuccia di Pelikan avrebbe stampato nientemeno che 1.400 pagine in più.
La convenienza, in questo caso, passa subito in secondo piano. Si pone quindi un’ulteriore questione che riguarda gli inchiostri di Digital Revolution: si corre il rischio che una cartuccia presenti difetti.
Se si intende stampare solo fotografie, le cartucce di Digital Revolution sono in ogni caso un vero affare perché consentono di risparmiare oltre 50 euro l’anno.
Per chi possiede l’Epson Stylus PX700W il potenziale risparmio si mantiene nei limiti, mentre con le due Canon si può risparmiare circa 20 euro, ma con una forte perdita della qualità. 20 euro in meno sui costi di stampa sono possibili anche con la Stylus D120 di Epson, ma con dei compromessi. La OfficeJet J5780 di Hp è il modello che consente il risparmio minore: appena 10 euro all’anno.
Con entrambi i modelli bisogna fare attenzione alle compatibili utilizzate. Le cartucce di Pelikan per le stampanti Epson rischiano addirittura di costare di più delle originali.
PUNTO DEBOLE: L’ESPOSIZIONE AI RAGGI
Appendere alla parete le foto che sono state stampate in casa può provocare successivamente una sgradita sorpresa. In vacanza è stata scatta una foto particolarmente bella e si desidera appenderla alla parete. Per risparmiare sono state acquistate delle cartucce compatibili supereconomiche e il risultato sembra altrettanto buono. Purtroppo successivamente giunge la brutta sorpresa: se si lavora con le compatibili può succedere che l’esposizione alla luce sbiadisca i colori dopo un po’ di tempo. A causa dei raggi ultravioletti accade che il nero diventi marrone o il rosso viri a un rosa pallido.
FOTO DA APPENDERE: MIGLIORI CON LE CARTUCCE ORIGINALI
Nel test è stato dimostrato che le cartucce originali resistono più a lungo all’esposizione dei nocivi raggi solari. Se si desidera esporre una foto stampata conviene investire nelle cartucce originali oppure rivolgersi a un servizio di stampa online professionale, con un buon rapporto prezzo/qualità, in questo modo le foto manterranno a lungo i colori brillanti.
NON MESCOLARE GLI INCHIOSTRI
Se si sta pensando di acquistare cartucce compatibili non bisogna essere avari: l’ideale è sostituire tutte le cartucce. Non cambiare poi produttore a ogni nuovo acquisto di cartucce ed evitare in ogni caso di mescolare inchiostri di cartucce originali con quelli delle compatibili. I colori vengono miscelati dal punto di vista chimico e cromatico in un unico set. Solo la purezza della tipologia assicura che non si arrivi a reazioni indesiderate o a distorsioni cromatiche.
RISPARMIARE MAGGIORMENTE
Impostare la stampante in modo tale che stampi sempre in qualità bozza. Se necessario, selezionare in prestampa la qualità normale o l’alta qualità richiede pochi secondi. In questo modo la stampante consuma meno inchiostro.
MEGLIO FAR STAMPARE LE FOTO
Stampare fotografie presso laboratori fotografici o attraverso i servizi online ha costi inferiori rispetto alle stampe “fai da te” eseguite con carta fotografica economica e cartucce compatibili. Inoltre le stampe professionali sono qualitativamente migliori, maggiormente resistenti all’esposizione dei raggi e ai graffi.